Gesù fu sempre duro nei confronti del vuoto formalismo
Il Padre vuole da noi sincerità di cuore e attenzione alla sostanza
Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato Isaìa di voi, ipocriti, come sta scritto: “Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me. Invano mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini”.
(Dalla liturgia).
«Ipocriti». È questa l’accusa che Gesù rivolge ai dottori della legge.
Ipocrita, nell’antichità, era l’attore che recitava a teatro con una maschera sul volto. Ipocrita dunque letteralmente è colui che finge. E i dottori della legge fingevano di osservare scrupolosamente la legge che Dio aveva loro dato per mezzo di Mosè, ma in realtà l’avevano trasformata, con interpretazioni di comodo, in un sistema che permetteva loro di vivere vessando i più poveri e trasgredendo i più elementari precetti della giustizia.
La legge di Dio non è una legge fiscale, che deve essere obbedita nella lettera, ma con l’intento di pagare il meno possibile. La legge di Dio deve essere interpretata alla luce del duplice comandamento dell’amore – ama Dio e ama il prossimo – altrimenti risulta una inutile vessazione e non produce quei frutti di bene in vista dei quali ci è stata donata.
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