I falsi profeti non danno frutti nutrienti della Parola di Dio
Gesù ci indica come distinguerli
«Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci! Dai loro frutti li riconoscerete».
(Dalla liturgia)
«Si raccoglie forse uva dagli spini, o fichi dai rovi?». Il Signore ci mette in guardia dai falsi profeti, da chi dice di parlare a nome del Signore, e invece parla a nome di altri, o magari solo a nome di se stesso.
Per poter capire se ci troviamo davanti ad un albero buono o a una pianta di rovi dobbiamo dunque anzitutto guardare ai frutti: chi annuncia il vangelo di Cristo con fedeltà, rimanendo ancorato al magistero perenne della Chiesa (il solo che interpreta il vangelo in modo autorevole) ci annuncia il Dio vivo e vero, ci da frutti buoni, ci insegna come vivere in modo da poter piacere a Dio.
Chi, con le scuse più varie, annuncia qualcosa di diverso, magari mascherandolo in qualche modo con il vangelo, non ci da frutti buoni. Potrà anche dirci, qua e là, qualcosa di apprezzabile, ma alla fin fine non ci da i frutti nutrienti della parola di Dio, la sola che può dare un senso vero alla nostra vita.
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