Un Sacerdote e i doni di Dio
Spunti di riflessione sui beni ricevuti gratuitamente dal Signore
«Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. Anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo» (Dalla liturgia).
Oggi, con questa parabola, il Signore sta parlando proprio a me. Con i suoi doni Egli è stato largamente generoso con me.
Nella mia prima confessione da prete, dopo aver confessato i miei peccati, il confessore polacco, mi disse: “Enrico, ringrazia il Signore che ti ha donato tante donne!”. Capii subito che volesse dire “doni”. Sì, il Signore mi ha riempito di tanti doni naturali e soprannaturali.
Riflettendo seriamente sul mio passato, con tutta sincerità devo dire che non ho messo a frutto i “carismi” che il Signore mi ha donato gratuitamente. Sono certo che se questi carismi il Signore li avesse dati ad un altro certamente li avrebbe fatti fruttificare per la gloria di Dio e per il bene dell’umanità.
So che il Signore è misericordia, ma è anche giustizia. Non ho amministrato bene i doni che Lui mi ha donato; per questo motivo, pregate per me affinché, nel resto della mia vita, mi dia da fare per essere molto produttivo nella Chiesa per dare gloria a Dio e beneficare le comunità che il Signore ha affidato alle mie cure.
Grazie di cuore.
Che io non sia come il fico sterile che il Signore maledice.
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