L’errore di “misurare” Dio col metro umano

Un’abitudine che denuncia la nostra superbia

«Cercavano allora di arrestarlo, ma nessuno riuscì a mettere le mani su di lui, perché non era ancora giunta la sua ora» (Dalla liturgia).

«Costui sappiamo di dov’è». Queste persone si illudono di conoscere il Signore, pensano di sapere chi sia Gesù, di conoscerne il padre e la madre. E invece non lo conoscono.

Pensano che suo padre sia Giuseppe, non sanno che invece Egli è concepito di Spirito Santo. Pensano che sia un uomo come tutti, non sanno che invece è Dio che ha assunto la natura umana, mantenendo intatta la Persona divina.

Quando ragioniamo su Dio e sulla Chiesa con un metro unicamente umano, non andiamo lontano. Non ci avviciniamo alla verità. Diventiamo degli stanchi ripetitori di stereotipi usurati.

Non ostiniamoci a fare di testa nostra! Abbiamo l’umiltà di avvicinarci alle cose di Dio unicamente illuminati dalla sacra scrittura e dal magistero perenne della Chiesa. Allora tutto ci apparirà semplice e chiaro. Allora comprenderemo quanto è bello credere in Dio e fare della nostra vita quello che a Lui piace.

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