Dio non è sordo alle nostre preghiere

Dio non è sordo alle nostre preghiere

Le sue vie non sono le nostre

«Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto». (Dalla liturgia).

«Chiedete e vi sarà dato». Fosse così facile, verrebbe da dire. Perché tante volte chiediamo qualcosa, anche qualcosa che ci sembra importante e giusto, e invece non lo otteniamo?

Il Signore permette che in questa vita facciamo i conti con il male, con il limite, la malattia, il dolore, la morte. Perché questo? Non lo sappiamo.

Sappiamo però che è così, e tante volte le nostre preghiere sembrano trovare il Cielo sordo, quando non addirittura ostile. Ma sappiamo anche che il Signore ha orizzonti più vasti dei nostri. La sua prospettiva non sono i giorni (pochi o tanti, comunque pochi) che trascorriamo su questa terra. Il suo orizzonte è definitivo, è la vita eterna. Dio ci da quello che ci serve perché possiamo salvarci l’anima. È questo ciò che più conta nella nostra vita.

Dio non ci promette che, se cerchiamo di fare la sua volontà, i problemi di questa nostra esistenza terrena saranno risolti. Non ci promette che tutto su questa terra ci andrà bene. Ma ci promette che il suo aiuto in questa vita non mancherà mai e che, se lo vogliamo, la nostra condizione sarà quella della pace e della gioia piena e perfetta. E definitiva.

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