Si entra nel Regno solo comprendendo i nostri limiti

Si entra nel Regno solo comprendendo i nostri limiti

Solo Gesù è Mediatore perfetto

E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: voi che mi avete seguito, quando il Figlio dell’uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, alla rigenerazione del mondo, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù d’Israele. Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna. Molti dei primi saranno ultimi e molti degli ultimi saranno primi».
(Dalla liturgia).

L’insegnamento del vangelo di oggi ci parla delle difficoltà, per un ricco, di entrare nel regno dei cieli. Ed è interessante notare come i discepoli si sentano subito toccati sul vivo: «A queste parole i discepoli rimasero molto stupiti e dicevano: “Allora, chi può essere salvato?”». Evidentemente il problema è più generale: non riguarda solo la ricchezza materiale, ma riguarda la debolezza di ogni uomo di fronte alle esigenze di Dio.

Tutti noi siamo in difficoltà di fronte a quello che Dio ci chiede. La domanda dei discepoli è posta male: non possiamo salvarci da soli, con le nostre forze. La salvezza è un dono di Dio, con il quale certo possiamo e dobbiamo collaborare, ma non ce lo possiamo dare da soli: «Questo è impossibile agli uomini, ma a Dio tutto è possibile». Non dobbiamo scoraggiarci di fronte alle difficoltà che incontriamo nel voler seguire il Signore: lo sforzo della nostra volontà è necessario, ma sappiamo che senza il suo aiuto non ce la possiamo fare. E questo non ci deve demotivare, anzi, sapendo che Dio veglia sul nostro cammino ed è pronto ad aiutarci se solo lo vogliamo, ci libera dall’ansia di dover fare tutto da soli e dal timore di non farcela.

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