Credere e agire secondo la fede: due cose inseparabili

Gesù ha insistito sulla coerenza della fede nelle azioni e nelle opere

«Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi questo?».
(Dalla liturgia).

Queste parole, che Gesù rivolge a Marta che lo rimprovera per non avere impedito, con la sua presenza, la morte del fratello, sono in realtà rivolte a ciascuno di noi.

Credere nella resurrezione è elemento centrale della nostra fede. Senza la fede nella resurrezione la nostra fede sarebbe vana, inutile, falsa.

Chi ci da la vita eterna è Gesù. Credere in Lui ci spalanca le porte della vita eterna, della gioia senza fine. Credere però non significa solo sapere che Gesù è il Figlio di Dio e sapere che è risorto dai morti e che oggi è vivo in anima e corpo. Questo certamente è necessario, ma non è sufficiente.

Credere infatti significa anche fidarsi di Gesù e quindi, sapendo che ciò che ci ha detto è verità, significa adeguare il nostro modo di pensare e di agire ai suoi insegnamenti. Allora, come dice San Giovanni, potremo avere la vita, e averla in abbondanza.

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