La potenza della missione della Chiesa

La potenza della missione della Chiesa

Nella giornata della Conversione di San Paolo ci sono i contenuti della chiamata

E avvenne che, mentre era in viaggio e stava per avvicinarsi a Damasco, all’improvviso lo avvolse una luce dal cielo e, cadendo a terra, udì una voce che gli diceva: «Saulo, Saulo, perché mi perséguiti?». Rispose: «Chi sei, o Signore?». Ed egli: «Io sono Gesù, che tu perséguiti! Ma tu àlzati ed entra nella città e ti sarà detto ciò che devi fare» (Dalla liturgia).

Il brano di vangelo proposto nella festa di oggi, la conversione di San Paolo dall’ebraismo alla fede cristiana, dice che i credenti «nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno».

Queste espressioni ci portano a riflettere sulla nozione di indefettibilità della Chiesa, cioè sul fatto che la Chiesa deve perdurare fino alla fine dei tempi, con la natura essenziale e le qualità di cui Gesù Cristo l’ha dotata fin dalla sua fondazione.

In altre parole, è impossibile che la Chiesa cattolica subisca un cambiamento sostanziale. Può, e deve, in effetti, subire molti cambiamenti accidentali, cioè marginali, specialmente nelle sue leggi, in modo da reagire prudentemente a differenti circostanze in epoche diverse, ma tali cambiamenti accidentali non devono mai toccare la sostanza della fondazione di Gesù Cristo.

Questa indefettibilità è un segno certo dell’origine e del carattere soprannaturale della Chiesa, perché nessuna organizzazione umana potrebbe attraversare duemila anni e rimanere essenzialmente identica a sé stessa.

La sua indefettibilità è sempre più un segno della sua origine e assistenza divine, soprattutto se si considera quante volte e con quale forza i nemici della Chiesa hanno cercato di alterarla nella sua essenza. In che consiste tale natura essenziale? Quali sono queste qualità essenziali?

L’indefettibilità della Chiesa risiede anzitutto nella dottrina. La Chiesa cattolica non può sbagliare nell’insegnamento della verità. Dal momento che Dio è immutabile, la dottrina della Chiesa è dunque immutabile, ed è una prova dell’assistenza di Gesù Cristo verso la sua Chiesa che il suo insegnamento sia rimasto identico e coerente nel corso di duemila anni della sua esistenza.

Commento all'articolo