Gesù ci invita a pensare su cos’è la libertà

Si può essere schiavi anche inconsciamente, di noi stessi e dei nostri peccati

«In verità, in verità io vi dico: chiunque commette il peccato è schiavo del peccato. Ora, lo schiavo non resta per sempre nella casa; il figlio vi resta per sempre. Se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero».
(Dalla liturgia).

«Noi […] non siamo mai stati schiavi di nessuno. Come puoi dire: “Diventerete liberi”?». Questi ebrei (che, si badi, erano persone che già avevano creduto in Gesù) non ammettono di essere schiavi.

È paradossale, detto da uomini che vivevano in un Paese soggetto ad una dominazione straniera! Ma quello che importa a noi oggi è capire che se non ci rendiamo conto che vivere nel peccato ci rende schiavi, non riusciremo mai a liberarci.

Questi ebrei rifiutano quello che dice loro Gesù – che li esorta a rimanere nella sua parola, cioè ad ascoltare le sue parole e a metterle in pratica – perché si illudono di essere già liberi. In realtà on è così: sono schiavi.

È il peccato che ci rende schiavi, ci avviluppa con le sue logiche perverse, ci fa credere di essere liberi e invece ci toglie la libertà che Cristo ci ha donato con la sua morte e resurrezione.

Stiamo in guardia! Siamo stati liberati a caro prezzo! Non lasciamoci rimettere il giogo del peccato. Vivere nella libertà dei figli di Dio vale qualunque rinuncia e sacrificio.

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