Chi è il discepolo?
Con poche parole Gesù traccia il profilo della vocazione del cristiano
«La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada». (Dalla liturgia).
«Li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi». Il discepolo ha un compito preciso; preparare la venuta del Signore.
Il discepolo ha il compito di preparare il terreno perché il Signore possa recarsi ad incontrare le persone. In sostanza deve predisporre le anime ad incontrare Gesù, insegnando ad amare Dio compiendo la sua volontà («chi mi ama osserva i miei comandamenti»), guarendole dalla dipendenza dal peccato, che è la malattia dell’anima, che rovina la nostra vita allontanandoci da Dio.
Il discepolo non lavora in proprio, non ha interesse che le persone si affezionino a lui, ma vuole unicamente far sì che le persone che incontra siano predisposte a incontrare e a conoscere fruttuosamente Gesù.
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