La Trinità, la Luce, la Testimonianza

Nell’Incarnazione c’è l’Amore di Dio

«E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi».
(Dalla liturgia)

In questa pagina, che con insuperata profondità ed altezza ci fa intuire qualcosa del mistero di Dio Uno e Trino, si inserisce la figura di Giovanni Battista.

Cosa c’entra il Battista? Sia anche il più grande tra i nati di donna, in una pagina che ci parla di Dio in modo tanto sublime stona un pochino.

In realtà Giovanni è il testimone della luce, della luce di Dio, di quella luce che Gesù Cristo fa brillare nella grotta di Betlemme, che apparirà più sfolgorante nel sepolcro, il giorno della risurrezione, e che splenderà, ancora più luminosa quando Gesù verrà nella gloria per giudicare i vivi e i morti. E splenderà per non spegnersi mai.

Giovanni rende testimonianza a questa luce. È questo il suo compito. E questo è anche il compito di ciascuno di noi. Rendere testimonianza alla luce di Dio. Con le nostre parole, con la nostra vita.

«Risplenda la vostra luce davanti agli uomini» ci dice il vangelo di Matteo (Mt 5,16), E’ questa la più bella testimonianza che possiamo dare al Dio vivente: una vita vissuta nell’amore per Dio e per il prossimo.

Nelle piccole e grandi cose di ogni giorno possiamo testimoniare qualcosa di davvero più grande di noi: la luce chiara e amorevole di Dio.

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